Diario semi-serio di una mamma catapultata su Gemellandia. Tra lavoro, nani e (tentativi di) vita sociale.

lunedì 18 agosto 2014

Al mare

Sono sveglia dalle 7, dopo una notte ipermovimentata (si sono svegliati tutti e due più volte molestamente). Ho lottato per lavarli, vestirli, prepare loro la colazione e tutto il necessario per il mare, compreso il pranzo a sacco. Ho anche raccolto cacca e pipì in vari angoli della casa, ché stiamo spannolinando e ovviamente fanno cilecca quando sono a casa sola. Li ho portati a mare, sono arrivata alle 11,30, con tanta buona volontà nonostante il mare mosso. Avevo una borsa a destra piena di giochi e braccioli, un'altra a sinistra piena di teli, creme, acqua e cibo. Più un nano appeso al collo e un altro incollato alla mano. Appena arrivata in spiaggetta, incrocio un'amica di mia mamma che mi dice: hey finalmente! ho visto sempre solo le nonne con i piccoli! (come se io fossi stata a scialarmela alle Maldive, non a lavorare senza sosta). 

martedì 5 agosto 2014

Estate

Ed è arrivata un'altra Estate, un'Estate di quelle un po' strane, fredde, instabili. E come ogni Estate, da 3 anni a questa parte, noi abbiamo fatto i bagagli e ci siamo trasferiti nella casa al mare, già i primi di Luglio. Io e il Papi facciamo la spola ogni giorno. Un'ora ad andare e una a tornare, se tutto va bene, e finora niente è andato bene. Per lavorare ma non rinunciare al piacere di rivedere i loro occhi un momento prima che si chiudono la notte. Al piacere di ricevere un abbraccio prima di addormentarsi. Alla curiosità di osservare i progressi della giornata - perché basta un giorno di assenza per scoprire che ci si è persi un importante passaggio della loro crescita.


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