Diario semi-serio di una mamma catapultata su Gemellandia. Tra lavoro, nani e (tentativi di) vita sociale.

lunedì 21 ottobre 2013

Yes you can

Lunedì mattina. Ore 9,30. Mi siedo alla mia scrivania, caffé alla mano. Apro tutti i miei canali di connessione virtuali con il mondo vicino e lontano. Quelli aziendali, quelli di MM e quelli privati. Sul profilo facciadilibro di MoltiplicatoMamma mi trovo un paio di richieste di amicizia di gente che non conosco e prontamente le ignoro. Oggi proprio non mi va di fare amicizia con nessuno. Iniziare la settimana dopo un bel weekend e con un tempo fuori che inviterebbe a una giornata in spiaggia, mentre sono qui costretta a lavorare, non mi va. Si preannuncia una lunga giornata e i nani hanno pianto stamattina, quando li ho lasciati al nido. Una decina di email mi aspettano anche su moltiplicatomamma@gmail.com. Mi chiedo come si fa, a rimanere indietro pure su questo indirizzo. Spulcio tra le mail.
In fondo sono tutti comunicati stampa. Li leggerò con calma. Si, quando non so. Con calma. Se ci sarà, un momento di calma. Mi accorgo che la mail più recente riporta lo stesso nome di una delle richieste di amicizia di Facebook che ho ignorato e la cosa mi incuriosisce. Ancora con il caffé caldo in mano, decido di aprirla, prima di dedicarmi completamente a tutto il resto.

Si tratta di Valentina, una neomamma che ha due gemelli maschi che portano lo stesso nome dei miei. Però i suoi hanno solo 3 mesi. Si scusa per la mail, sostiene di non essere una stalker. Le credo e vado avanti a leggere. Più leggo più mi accorgo che il cattivo umore può essere cancellato dalle sue parole. Dice che il mio blog l'ha fatta tanto ridere e l'aiuta a sperare. Che quello che scrivo l'aiuta a pensare che un giorno potrà riavere indietro un po' di vita di coppia, un po' di vita sociale. Mi chiedo dove abbia letto tutto questo, ma sono contenta di averla fatta ridere.

Ripenso ai miei primi mesi. A com'eravamo, io, il Papi e i due microbi piccolissimi che piangevano e non ci spiegavano mai perché. Che volevano mangiare, bere, essere coccolati nello stesso momento. Ma mai dormire agli stessi orari, per carità. Ore di veglia continua. Ripenso ai digiuni, alle staffette notturne. Ripenso al mio sguardo annebbiato, che avrebbe confuso facilmente giorno e notte, non fosse stato per il sole e la luna (chissà come fanno i genitori dei gemelli in Lapponia, dove è sempre giorno o sempre notte, a seconda delle stagioni). Penso a quelle passeggiate lunghe, stancanti, snervanti con il passeggino doppio: quando spingevo arrancando per arrivare da qualche parte, ma c'era sempre un ostacolo ad impedirmelo. Penso alle prime febbri, alle prime pappe. Penso a quanto sia stata difficile ogni cosa.

Siamo stati da amici questo weekend. Siamo andati a mangiare al ristorante. Abbiamo cenato a casa, ospiti di una coppia inglese, con tanta altra gente, mentre i nani saltellavano con altri nani nella stanza dei giochi. E noi chiacchieravamo con adulti veri. Quelli che ti offrono "vino o birra?" e che parlano di politica, di calcio, di società. Quelli che ti guardano dritto negli occhi quando parlano e non diventano strabici per cercare di completare una conversazione sbilenca composta da 4 battute controllando contemporaneamente che il nano di turno non smonti la libreria. Siamo andati a dormire a mezzanotte e l'indomani ci siamo svegliati alle 10, tutti e quattro, perdendoci perfino la colazione in hotel. Abbiamo fatto cose che sembravano impossibili, pochi mesi fa. Ci siamo anche sciroppati una decina di ore di macchina senza lamentarci (troppo).

No, non crescono velocemente, i gemelli. Si fa fatica ogni istante che passa. Ogni istante è così densamente vissuto e faticoso che sembra lungo un giorno.

Non voglio illuderti, Valentina. Però è vero quello che dicono tutte le mamme di gemelli: tieni duro perché è tutto in discesa. Ogni tanto ti sembrerà impossibile, ma passa. Ogni tanto ti sembrerà di aver fatto due passi avanti, ma non temere, ne farai uno indietro, subito dopo. E' la crescita, funziona così (anche per prenderci un po' in giro).

Verso le dodici una mia cara amica mi ha detto che aspetta un altro bambino. E io sono stata felice per lei, ma di una felicità confusa. Sono stata catapultata indietro, un'altra volta. Sono stata catapultata a quando io e lei confrontavamo le nostre tette, alla prima gravidanza comune (soddisfazioni che non si dimenticano). Questa volta ho provato nostalgia (anche un po' per le tette). A me non capiterà più, quel turbinio di sensazioni. Non misurerò più con lo sguardo e le mani la pancia che cresce a dismisura. Un po' mi manca, questa mancanza. Mi sta scomoda questa consapevolezza. Eppure, dopo quello che ho passato, so che è meglio tenermi la nostalgia senza rimpianti. Perché non ho più le energie necessarie, per ripassarci. Anche se, nel caso arrivasse solo un fagottino, sarebbe una passeggiata per me dopo il ciclone che ho attraversato. Il problema è che non mi sono rimaste più energie. Nessuno potrà mai capire davvero perché. Solo tu, Valentina, forse capirai. E un'altra mamma di gemelli, come te.

Sull'Etna:
- Abbiamo dormito a Randazzo presso l'Agriturismo Feudo Vagliasindi, carinissimo. La prossima primavera sarà pronto anche un bel parcogiochi all'interno della proprietà: http://www.feudovagliasindi.it/it/ 
- Abbiamo cenato in una pizzeria paesana che ci ha deliziato con una delle pizze più buone che ho mai mangiato. Il paesino si chiama Solicchiata e la pizzeria è proprio sulla strada principale: il locale si chiama tipo Cave Ox Pizzeria... può darsi? Il propprietario è Sandro. Chiedete di lui. Si confonde al terzo tavolo occupato ma è simpatico e la moglie in cucina brava.

8 commenti:

  1. Ho due figli, un bimbo di tre anni ed una bimba di cinque mesi. Li amo alla follia ma e' sfinente. Difficile come non mai, pensavo che il primo mi avesse insegnato qualcosa ma mi trovo punto a capo con la seconda e non riesco a riprendere in mano la mia vita. Le madri di gemelle sono eroi per me, nel vero senso della parola, non so come si possa affrontare la stessa fatica ma doppia, per me e' già difficile così. Tanta ammirazione, tanta!

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    1. Ciao Mammapiky, grazie! Essere bimamma non è facile, immagino non lo sia neanche per te... ma regala anche tante soddisfazioni! <3

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  2. Splendido...questo articolo mi calza a pennello, è splendido....
    Mamma di 2 gemelli di 24 mesi, marito spesso in trasferta all'estero.
    Alti e bassi continui, momenti in cui vorrei urlare per la rabbia, momenti in cui vorrei urlare per la gioia.
    Sembriamo schizzate, è inutile.
    Ma io, te e Valentina sappiamo di cosa stiamo parlando...


    Grazie per l'articolo..brava!
    Se ti va, ti aspetto sul mio blog...!

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    1. Sono venuta a trovarti già due volte, ieri, per leggerti. Ci accomunano tante cose: dobbiamo diventare amiche, se non altro perché anche tu ammetti di essere schizzata! ;)

      A presto!

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  4. E dire che gli ormoni del parto dovrei averli già smaltiti da un bel po', però non ho potuto fare a meno di piangere quando ho letto il tuo post dedicato a me.
    Lacrime miste ad un sorriso, perché è questa la sensazione che mi trasmette leggerti, tante cose serie raccontate con ironia.
    Continua così, per me e per tutte le altre mamme che passano qualche minuto di serenità grazie a questo blog.
    Io intanto tengo duro, in attesa di tempi migliori ��!

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    1. Ciao Valentina! Grazie a te della bella mail che mi hai mandato: le tue parole mi hanno ispirato, evidentemente, visto che ti è piaciuto, questo post ;)
      Continua a commentare quando vuoi, e raccontami dei vostri progressi: ci conto.
      Tieni duro, facciamoci forza a vicenda ;)

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  5. il mio bambino ha 2 anni e mezzo e di giornate no nhe ho ancora parecchie...
    mi hai fatto commuovere...

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