Diario semi-serio di una mamma catapultata su Gemellandia. Tra lavoro, nani e (tentativi di) vita sociale.

martedì 3 luglio 2012

Luglio col bene che ti voglio

Il nuovo mese segna per noi alcune nuove e fondamentali tappe di crescita. Importanti più per la mamma che per gli gnoccoletti, in realtà.
Mi riferisco in primo luogo alla decisione di mettere fine all’allattamento (per Tommaso, dato che Lorenzo aveva già deciso la sua indipendenza un paio di mesi fa, autonomamente!). D’ora in poi, la mattina, mi toccherà alzarmi e preparargli il biberon, invece di starmene comodamente sdraiata a letto, il tempo che serve per prendere coscienza prima di alzarmi e affrontare il nuovo giorno.
Non vi dico le conseguenze sul piano psicologico. Chi ci è passata, può immaginarlo… ma i figli non ci appartengono, la vita è loro e ci sono momenti in cui bisogna mettere da parte l’egoismo per lasciarli liberi di proseguire il loro sano percorso di crescita. Per festeggiare, la stessa sera mi sono sparata un sushi megagalattico e il giorno dopo ho brindato con caffè e sigaretta. In fondo, non tutto il male viene per nuocere!
La seconda tappa a cui faccio riferimento è l’abbandono della sistematizzazione da logs. La mia mente ormai era abituata a ragionare sotto forma di griglia di excel, dopo tutti questi mesi a segnare nelle caselle appropriate pappe, latte, vitamine e cacche. Eppure, il tempo perso a segnare ogni “evento” della vita dei topini, è stato guadagnato nella facilità della loro gestione, nei colloqui con il pediatra e nella diagnosi immediata di eventuali anomalie. Non si trattava di una mania da secchiona. O almeno non soltanto. Era oggettivamente un supporto per tutti, anche perché nella cura dei gemelli sono coinvolte tante persone e il log era diventato l’indispensabile strumento per il passaggio di consegne dalla mattina al pomeriggio, dal pomeriggio alla sera, al giorno dopo. Per saperne di più o per scaricare il file andate su http://moltiplicatomamma.blogspot.it/p/risorse.html
Siamo anche su Twitter: @MoltiplicaMamma

6 commenti:

  1. "I figli non sono nostri", me lo ripeto dal primo secondo in cui sono venuti al mondo (uno al suono di "La mia banda suona il rock"; l'altro al suono di "extraterrestre"). Continuo a ripeterlo per non dimenticarlo. L'ho detto il giorno in cui ho smesso di allattare il primo, quando ha smesso di dormire in camera con noi, quando per la prima volta ha dormito fuori casa da un amichetto (a 5 anni) e non ha voluto nemmeno parlarmi al telefono perche' troppo impegnato a giocare...I figli non sono nostri come noi non lo siamo stati per i nostri genitori...a volte pero' e' piu' facile da dire che da fare :-)

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    1. sono d'accordo... tremo al pensiero di quando vorranno andare in vacanza studio a londra ;) eppure, io ci sono stata. sarò così retrograda da non mandarli? vogliamo parlare del motorino? io l'ho avuto a 14 anni. avrò così tanta paura da non regalarglielo?
      sic.

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  2. Mese di grandi cambiamente insomma! Sei stata una piacevole scoperta. E comunque la tua grafica non ha niente da invidiare alla mia. :D

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    1. Grazie, sei molto carina. Teniamoci in contatto, allora ;)

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  3. Come ti capisco!oltretutto per me è stata dura tutta la parte prima ma alla fine per entrambi è stata una rinascita..ogni tanto però me lo sogno ancora attaccato alla Tetta che ciuccia beato!

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