Diario semi-serio di una mamma catapultata su Gemellandia. Tra lavoro, nani e (tentativi di) vita sociale.

sabato 16 giugno 2012

M’AMMAZZA (Diario di una mamma politicamente scorretta) - di MM



Camila mi è sempre piaciuta. Ha quella semplicità tipica della ragazza che sa il fatto suo, che non deve tirarsela perché tanto non ne ha bisogno. E’ diretta: pane al pane e vino al vino. Senza giri di parole. Poi il suo nome è esotico quanto basta per farti capire che è una che ha vissuto un po’ di mondo. Che ha girato e conosciuto, che è stata viaggiatrice e non turista. La sua biografia – o quel poco che ne so – contribuiva a renderla ancora più attraente ai miei occhi. Poi, vuoi mettere, una delle prime vee-jay in Italia: troppo avanti! E infine l’ironia di quei baffetti da cappuccino.. spiritosissima.


Non potevo non comprare il suo libro. Mi ritrovavo in molte delle sue affermazioni, ero sicura che sarei stata in sintonia con lei nell’esperienza di mamma. Ammetto che non avevo idea che conducesse un programma sull’argomento, ma questo dipende dal fatto che non guardo molta TV, anzi la odio.

Il libro però un po’ mi ha deluso. Forse perché mi viene da ridere alle difficoltà che esprime chi è alle prese con un solo bebè.
Affermazioni del tipo: “vuoi sapere cosa significa un bambino nella tua vita? Innanzitutto, che non hai più una tua vita”. Mi verrebbe da dire: “tu?”, con un solo bimbo e probabilmente tre-quattro tate? Maddai.

Probabilmente però è tutto relativo, magari le mamme di tre gemelli ridono di quello che scrivo io. Magari anch’io mi sarei confusa e avrei sofferto di baby blues se avessi avuto un figlio. Eppure con un figlio ci si può dare il cambio con il marito o compagno che sia. Un figlio ti permette di uscire sola, sempre e comunque, anche portandoti dietro il fagottino, magari in braccio o in un marsupio. Un figlio si può portare a cena fuori: se frigna, si mangia a turno. Un figlio si può allattare comodamente, mentre con due ci si sente una mucca – ammesso che ci si riesca!  Insomma un figlio è una pacchia, per chi ha due gemelli.

La storia della sua maternità è vivace, alcuni episodi davvero spassosi - chi è diventata mamma da poco si ritrova nelle pagine del racconto facilmente ed è questo quello che piace di più. L’ironia graffiante e la leggerezza tipica di Camila rendono divertente una storia che altrimenti potrebbe essere quella di qualunque altra mamma dei giorni nostri. Probabilmente questo è il segreto del suo successo.

                                                                                                                                                              

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...