Diario semi-serio di una mamma catapultata su Gemellandia. Tra lavoro, nani e (tentativi di) vita sociale.

lunedì 22 aprile 2013

Qualcosa bisogna sempre inventarsi -di AE


La domenica con i gemelli è sempre un terno a lotto. Bisogna inventarsi ogni volta qualcosa di nuovo, non farli annoiare, nutrire le loro curiosità. Vi racconto come abbiamo trascorso domenica scorsa. Una domenica come tante, solo stranamente uggiosa e noiosa. 

Come ogni domenica mattina, ci siamo preparati per il pranzo dai miei suoceri che stranamente però, ieri non erano in casa. E allora dietro-front, da casa dei nonni a casa dei nonni, per fortuna mia mamma e mio papà erano a casa e sono stati felici di aggiungere 4 posti a tavola. Nota positiva: bimbi bravissimi, devo ammetterlo. E' raro che capiti ma quando succede, scatta la nota di merito.

Ore 14,00 puntuale come sempre Paolo annuncia un gran mal di testa e si mette a letto. Che fare? Carico i bambini in auto e vado da mia nonna alla casa di riposo dove so che tanto i nani non reggono nemmeno due minuti... Per fortuna alla casa di riposo incontro mia zia che, dopo la visita-lampo, ci ha porta alla caffetteria (sua seconda casa) a bere un caffè e fare incetta di disgustose caramelle, bustine di zucchero e gelato, per poi iniziarli al gioco d'azzardo con i loro primi gratta e vinci (santa donna la zia Bruna). Edoardo le dice "zia visto che abbiamo finito i soldi ci potresti dare i tuoi?". Chi ben comincia...

Le lancette dell'orologia sembrano ferme. E allora ci rimettiamo in auto e decido di passare a dare un saluto a mia zia Manuela che tanto non c'è mai. E allora salutiamo il cane dal cancello. Bau bau. Ciao ciao.

Grande idea: andiamo al cimitero! Ci passiamo un buon venti minuti a trovare tutti i nostri nonni morti. Vittorio mi chiede: "ma se sono morti perché hanno gli occhi aperti?". Ho farfugliato una risposta.

Alle 17,00 eravamo a casa. Alle 18,00 siamo andati a messa e poi cena e letto.
E anche questa domenica è andata.
Ma quanta fantasia occorre, per tenerli impegnati, i bambini!

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