Che sia chiaro, non sono azionista della Bugaboo e non
guadagno nessuna commissione nello svelarvi il mio segreto: è stato grazie a
lui, al Bugaboo Donkey, che sin dall’inizio sono riuscita a mantenere la mia
autonomia e indipendenza.
Durante i lunghi mesi di gravidanza, trascorsi in gran parte
a riposo, ho avuto tempo di dedicarmi ad approfondite ricerche sugli strumenti
fondamentali per non soccombere ai disagi gemellari. E ho scoperto che un buon
passeggino poteva significare molto.
La scelta poteva ricadere su due passeggini separati (con la
condanna a uscire sempre in compagnia di qualcuno), sul passeggino “a treno”
(dove uno dei due gemelli ha la prospettiva limitata dalla seduta di fronte) o
sul passeggino “affiancato”. Noi abbiamo subito deciso per quest’ultimo, per
tre motivi: uno, che entrambi i bambini potevano godere allo stesso modo dello
spettacolo “mondo” durante la passeggiata, due che avrebbero potuto interagire
tra loro una volta cresciuti, e tre, gli angoli bui e l’attraversamento della
strada sarebbero stati meno pericolosi.
A questo punto, occorreva trovare un passeggino affiancato
che fosse:
-
Maneggevole e leggero (eventualmente da spingere
anche con una sola mano)
-
Stretto il più possibile (senza togliere spazio
alle sedute, ma riducendo al massimo la struttura del telaio)
-
Facile da aprire/chiudere
… e infine, che entrasse anche nel nostro ascensore.
Insomma, era ovvio che chiedevamo troppo. Era una “mission
impossible”!
Eppure, attente ricerche mi portarono su un forum gemellare
inglese dove ho scoperto che qualcosa di simile al passeggino dei nostri sogni
esisteva, ma era disponibile solo in UK, Olanda e USA. Dopo qualche mese
sarebbe in effetti arrivato in Italia e io mi misi in lista d’attesa al Bugaboo
Store di Roma. Certo, non sarebbe passato dall’ascensore, ma una semplice
operazione “smonta/monta” una navetta e il gioco era fatto senza troppi disagi.
Andrea dice che con questo acquisto i gemelli si sono
giocati il motorino, visto il costo. Io dico che sono stati soldi ben spesi,
dato che grazie al nostro piccolo TIR io sono stata in grado di essere
indipendente e uscire con i nani sin dal primo giorno. E vi assicuro che nei
giorni buissimi del post-parto, uscire da sola è una conquista di tutto
rispetto.
Grazie per la tua esperienza! sto cercando passeggini gemellari e ho anche gli stessi dubbi... i passeggini tipo treno sono comodi per noi, molto maneggevoli, ma per i bambini non tanto.. quelli affiancati sono credo la migliore opzione, se si possono mettere nel ascensore!
RispondiEliminaLa soluzione è lasciarlo al piano terra, in un sottoscala o in portineria... il trenino non lo consiglio affatto. Certo, adesso, a 2 anni e passa, preferirei un affiancato con chiusura a ombrello... ma se ne devi comprare uno solo: vai di Bugaboo... nei primi mesi ti salva la vita! E poi vedrai che appena inizieranno a camminare lascerai a casa il passeggino tutte le volte che potrai!
EliminaIn bocca al lupo!