Diario semi-serio di una mamma catapultata su Gemellandia. Tra lavoro, nani e (tentativi di) vita sociale.

lunedì 25 giugno 2012

Ne ho sentite troppe! - di AE


Ultima in ordine di tempo: ore 16,00, come sempre vado a prendere Edoardo e Vittorio alla scuola materna; l’asilo dista poche centinaia di metri da casa nostra, ma chi si fida a tenerli per mano su una strada senza marciapiede? Fanno fughe tipo ciclisti al Giro d’Italia! E’ da mesi che, a giorni alterni,  trovo qualcuno pronto a consigliarmi di lasciare a casa il passeggino “Dai, ormai sono grandi...” Come se fosse una mia fissazione e non una reale necessità, come se mi divertissi a portare in giro un passeggino vuoto e riportarlo a casa con un carico… vediamo (12 kg. il mezzo, 22 kg. x 2 i twins, appesi giochi, acqua, merende e robe varie), di circa 60 kg.!!!


Nell’ultimo di questi miei viaggi, ho scoperto che il passeggino vuoto suscita interesse quanto quello pieno; una signora “Ma che bel passeggino, sono gemelli? Due maschi?” la guardo, guardo il mezzo vuoto quasi per assicurarmi che lo sia davvero… “Sì, gemelli, maschi” “Infatti, avevo notato che era tutto blu! Anch’io sono gemella sa? di un maschio; però noi non siamo gemelli veri perché io sono nata un’ora dopo!” Ok, grazie per l’informazione, basita proseguo per la mia strada, è già mi chiedo se questa conversazione sia davvero esistita o frutto del sole caldo che mi picchia in testa.

Ma quante ne ho sentite in tre anni? Storie, leggende metropolitane, credenze, passaparola (ullaullaullallà), barzellette create così sui due piedi senza che nemmeno chi mi parla se ne accorga: ecco, ora ve ne faccio un riassunto che tirerebbe su il morale anche alla cara signora di prima (forse)!

In farmacia: “Ma che belli signora, sono gemelli?” “Sì” “Ma sono tutti e due suoi?”

Una che abita nella mia via (dopo questa ho avuto la conferma di quanto sia toccata!!!) “Ma hai avuto due gemelli?” “Sì” “Ma quanto hanno?” “9 mesi” “Ma tutti e due?” La stessa anni prima, dopo mesi dal giorno del mio matrimonio, mi chiedeva se per caso mi fossi sposata “Sì, mi sono sposata” “Infatti, ti ho vista vestita da sposa…” Ma cosa pensava, che a giugno mi preparassi per il carnevale?

Altra chicca, sempre in farmacia, la conferma che questo  è un luogo strano e che il passeggino gemellare ha il potere di annebbiare le menti: una ragazza in coda davanti a me, io sono sola, lei ha un bel passeggino gemellare e la signora a fianco le chiede “Ma sono gemelli?” lei “No, uno ha 3 anni e l’altro 4 mesi” (e mi guarda come dire non si vede?) la signora insiste “Ma come, ha il passeggino gemellare, pensavo proprio fossero due gemelli… La ragazza che ancora mi guarda, stavolta sconvolta, non sa cosa rispondere… io la guardo e sconvolta non lo sono più di tanto, chissà perché!
                                                                                                                                                       Annapaola 

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